Microsoft ci informa che il British Standards Institution, una delle principali organizzazioni di servizi alle imprese nonché promotore di standard ISO, ha certificato i server Azure in conformità del codice ISO/IEC 27018 che definisce le linee guida in materia di protezione della privacy e delle informazioni custodite sulle piattaforme cloud.
La piattaforma di cloud computing Azure, che tra l’altro ospita le risorse e le infrastrutture di OneDrive, è la prima ad ottenere la certificazione ISO 27018 e questo per Microsoft è un vanto oltre che una garanzia per gli utenti consumer e business visto che questo “riconoscimento” riguarda anche Office 365, Dynamics CRM Online e Microsoft Intune. Brad Smith, consulente legale di Microsoft, ha così commentato questa notizia:
La notizia di oggi conferma il nostro impegno verso la tutela della privacy e del rispetto del cliente utilizzatore dei nostri servizi cloud, e fa seguito all’approvazione da parte delle Autorità Europee della scorsa primavera in merito alla regolarità dei contratti enterprise cloud di Microsoft definiti in linea con le “clausole tipo” ai sensi del diritto comunitario sulla privacy e del trasferimento internazionale dei dati.
Lo standard ISO 27018 è stato pubblicato lo scorso 30 luglio dalla International Organization for Standardization (ISO) e prevede le seguenti linee guida:
- Consenso: i Content Service Provider non devono utilizzare i dati personali provenienti da pubblicità e da azioni di marketing se non espressamente accettato da parte dell’utente. Inoltre, per l’utente deve essere possibile utilizzare il servizio offerto senza l’obbligo di accettare che i propri dati personali vengano utilizzati per fini pubblicitari e di marketing.
- Controllo: gli utenti devono avere il controllo esplicito di come vengono utilizzate le loro informazioni.
- Trasparenza: i Content Service Provider devono informare i propri utenti sul luogo in cui i loro dati risiedono e sull’eventuale utilizzo di subappaltatori per l’elaborazione e la gestione delle informazioni personali.
- Comunicazione: i CSP devono disporre di un registro che tenga traccia di eventuali violazioni, e devono informare tempestivamente i clienti dell’accaduto.
- Revisione annuale indipendente: per rimanere conformi allo standard ISO 27018, il CSP deve essere oggetto di revisione e verifica annuale da parte di società terze.
Ecco glielo farei vedere a quei mongoli della EU che hanno deciso che Outlook non deve essere utilizzato per motivi di privacy… Patetici…
Concordo! Bravo Pietro!
Quoto
Lo stavo per scrivere io mi hai anticipato Pietro!!!continuo a ripetere e ora più che mai convinto che trattasi di un complotto ai danni di Microsoft che probabilmente ora comincia a far paura a qualcuno…vero Google???vai così Microsoft!!!
Che Google pensi al suo colapasta
Perché avete messo il link di un altro programma qui?
E allora cosa cavolo si lamentano gli informatici dell’Unione Europea?!
Di nulla… Come al solito si palesa l’incompetenza di questi
Esatto
Un branco di incompetenti strapagati e al servizio delle lobby
Altro che unione europea al servizio dei cittadini
Che vergogna
Microsoft sempre la migliore..
Ahahahah fanboy ovunque. Outlook (quello di cui parla l’ue) NON é azure ne onedrive
Ed è sempre quello più sicuro, 😉
La U.E. Parlava dell’app da poco acquistata da Microsoft (e disponibile solo su android ed ios al momento) e non del servizio Outlook.
Quoto. Infatti Ms ha suggerito loro di usare il browser internet a questo punto.
Appunto quindi cosa centra con azure??
Gli “esperti” dell’Unione Europea non sanno nemmeno quale sia la differenza tra software e campo di patate
Gli “esperti” dell’Unione Europea sino sullo capisci di dire, quando su tratta veramente di preoccuparsi di cittadini europei, che loro non possono entrare nel metto delle politiche e delle decisioni dei singoli stati membri…
Scusate errore nel wordflow
“sono solo capaci di dire”
Potrebbero aver pagato qualcuno, non accade solo in Italia..
Qualcuno di potente nel parlamento con il 1020 stufo dei maltrattamenti su mancati nuovi top di gamma e aggiornamenti in ritardo si è stufato e gliela fatta pagare haha
Motivo in più per aver approfittato dei 100 gb gratis in più di One Drive