Uno degli aspetti più criticati dei software basati su codice proprietario riguarda l’impossibilità, da parte dell’utente finale, di sapere cosa si cela “sotto il cofano”. Potrebbe ad esempio raccogliere informazioni di nascosto o contenere backdoor che permettono a chi li ha prodotti di accedere ai dati dell’utente senza che questi se ne accorga. Proprio per garantire la massima trasparenza, Matt Thomlinson, vice presidente alla sicurezza in Microsoft, ha annunciato l’apertura di un nuovo Centro per la Trasparenza a Bruxelles.
Sebbene sia già presente un Centro di questo tipo in USA, questa è una notizia molto positiva per tutti gli utilizzatori dei prodotti Microsoft in Europa, Africa e Medio Oriente. Grazie a questa struttura, i governi nazionali aderenti al Government Security Program (GSP) di Microsoft potranno effettuare delle analisi sul codice sorgente dei prodotti più noti della casa di Redmond, tra cui Windows e Office, alla ricerca di backdoor o altre problematiche relative alla sicurezza e alla privacy degli utenti. Tutto questo per dimostrare come la sicurezza e l’affidabilità siano elementi di primissimo piano nella strategia di sviluppo e fornitura di software e servizi.
L’apertura del Centro per la Trasparenza da parte di Microsoft è un ulteriore passo a tutela dei propri utenti che fa seguito alla certificazione ISO 27018 della piattaforma di cloud computing basata su server Azure. In un periodo in cui la privacy diventa un elemento di guadagno da parte delle imprese tecnologiche, Microsoft ha così deciso di differenziarsi fornendo un livello di trasparenza nei confronti dei propri clienti che poche altre società possono vantare.
Cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti.
Bisogna però dire che la scoperta dei bachi non necessariamente implica la loro veloce risoluzione. Rispetto alle tempistiche dell’open source c’è comunque un grosso divario.
@vinc ma questo è normale, per l’open source “lavorano” milioni di programmatori.
@Sum41 hai perfettamente ragione, era solo per considerare anche il fattore risolutivo, oltre quello di analisi, che di per se reputo comunque importante ai fini della sicurezza degli utilizzatori, qualsiasi sia l’oggetto o il servizio 🙂
@vinc si è vero, io fino al mese passato ho usato ubuntu e mi sono trovato più che bene. Ho cambiato solo perché ho preso un nuovo pc con 8.1 (complice l’uscita di win 10) altrimenti continuavo su ubuntu
@Sum41 contentissimo di trovare un altro appassionato del sistema Linux in un blog di stampo Microsoft! XD
Su tutti i vecchi pc Linux é spesso una scelta vincente, trovo piuttosto una piacevole sfida l’applicazione ai nuovi terminali, su cui, vuoi le più recenti innovazioni hardware, vuoi alcune mosse Microsoft azzeccate, Windows rimane un ottimo sistema operativo.
Ma sto andando OT, chiedo venia.
@vinc dove stai andando?? OT? E che diavolo significa? Forse volevi scrivere semplicemente “fuori tema”? E scrivi fuori tema!
@matto (640 xl) Windows 8.1… OT=Off Topic (trad. Fuori Tema)
Questa é la conseguenza di troppa frequentazione dei forum, scusami.
@vinc si hai ragione, ubuntu ce l’ho in dual bot con Windows 7 su un pc di 6 anni fa e nonostante una partizione con pochi gb va come una scheggia (e il pc ha 3gb di ram quindi non un mostro)
@vinc io ho un pc muletto con xubuntu a bordo, è vecchio del 2006 per la precisione. Ritornando al tema della sicurezza… Siamo sicuri che Microsoft non sfrutti anche codice open nelle sue piattaforme?
@Sum41 milioni? Si come su openssl … Trovo l’iniziativa di Microsoft molto buona.
Io non credo mai a queste notizie, tutte le aziende prendono e vendono dati per “migliorare” i loro prodotti a discapito della privacy degli utenti, ti pare che Microsoft, che zoppica nelle vendite non ne ha bisogno data la sua difficoltà a crescere? Io credo che quel centri sia solo una trovata pubblicitaria.
@giuseppe Microsoft zoppica nella parte mobile, che rimane una piccola parte di tutta l’azienda
@giuseppe anche i supermercati raccolgono dati sui clienti, è normale che se vendo tanta Nutella, ne acquistò di più perché i miei clienti la vogliono, poi se metto le tessere spesa, con la scusa del premio so anche che tizio preferisce questo tipo di alimento e Caio no, è normale. Non è normale quando sistemi ti spiano a tua insaputa (e non è solo Microsoft, Apple non mi risulta tanto corretta nei confronti dei suoi acquirenti), Google fa lo stesso, investe in Android collezionando milioni, anzi miliardi di informazioni dei suoi utenti, Gmail che scandaglia i tuoi messaggi per farti comparire pubblicità mirate. Insomma la privacy è inesistente se uno utilizza un qualsiasi sistema moderno (Linux incluso).
Marketing. I governi non hanno bisogno del “Centro” fisico per le analisi.
@marlow E che fanno? Ogni governo manda ambascerie a controllare? Microsoft andrà lì e per farlo ha creato un centro adibito…
Va bene, ma comunque resta e resterà sempre una parte “oscura” in qualsiasi software, dispositivo tecnologico, cloud computing…altrimenti sarebbe tutto troppo democratico.
@Krisbio 730 dualsim o semplicemente tutto troppo perfetto =)
Bene