L’esperienza di Bing come motore di ricerca alla base di Siri e della funzione Spotlight di MacOS si è conclusa ieri, 25 settembre, a distanza di poco più di tre anni dall’accordo tra Microsoft e Apple. Da oggi, infatti, i suddetti servizi presenti su tutti i dispositivi dell’azienda di Cupertino sfrutteranno la potenza di Google per garantire agli utenti i risultati delle proprie ricerche sul web e l’interazione con l’assistente personale di iOS.
Attraverso un comunicato stampa diffuso nelle scorse ore, Apple spiega che il passaggio a Google come provider di ricerca web per Siri, per la ricerca all’interno di iOS e per la funzione Spotlight di MacOS permetterà di offrire la “migliore esperienza utente possibile” nelle operazioni di ricerca sul web, in linea con quanto già avviene con le ricerche tramite il browser web Safari (che da sempre usa Google come motore di ricerca predefinito).
Sebbene Apple abbia deciso di mantenere attivo il servizio di ricerca delle immagini attraverso Bing nei propri dispositivi, questo suo “switch” verso Google è un altro duro colpo inferto a Microsoft: essere scartati in favore di Big G non rappresenta solo un danno economico e d’immagine ma anche l’ennesima conferma che il proprio motore di ricerca non è in grado di soddisfare le esigenze e le aspettative di utenti e clienti, proprio come Windows 10 Mobile. Senza contare, poi, che Bing è parte della piattaforma di Microsoft legata ai servizi cloud per l’Intelligenza Artificiale e la perdita di milioni di ricerche da parte degli utenti di Apple potrebbe anche comportare un rallentamento nel suo sviluppo e favorire l’ascesa dei servizi AI della concorrenza.
Un portavoce di Microsoft ha voluto far sapere tramite una nota che i rapporti di collaborazione con Apple non sono saranno interrotti ma proseguiranno in altri modi. Ha inoltre sottolineato che Bing è in crescita costante dal 2009, anno in cui è stato lanciato, e che attualmente offre il 30% dei risultati delle ricerche effettuate dai PC presenti negli Stati Uniti, e nel mondo continua a crescere. Infine, ha ricordato che Bing rimane il motore di ricerca alla base di Yahoo (Verizon), AOL e Amazon nonché della funzione di traduzione dei messaggi di Twitter.
Cosa pensate di questa scelta di Apple? Dite la vostra nei commenti.
Altro stop,altra fregatura.
Beh che dire… Microsoft perderà una grossissima fetta di mercato e avrà molte perdite economiche.
Per Nutella la cuccagna è alla fine.
Purtroppo microsoft è entrata anche lei nel gruppo degli uffici u.c.a.s. Per chi non li conoscesse sono gli uffici complicazioni affari semplici…. ogni cosa sta diventando un affare insormontabile e complicato da gestire, come direbbe qualcun altro poche chiacchiere e molti fatti.
Non sono più in grado di arrivare a capo dei loro stessi obiettivi, troppa dispersione e la gente inizia a stufarsi dei loro capricci.
Ribadisco la strategia di Nadella con obiettivi a breve termine sta demolendo ms molto ma molto lentamente. Non a caso ora le azioni sono in calo proprio.
Questa notizia mi riempie di gioia. Stasera festeggerò. Cerco su Google un buon ristorante…..
Non facciamo di tutta l’erba un fascio: Bing é scarso e nettamente inferiore a Google, Windows Mobile 10 é un S.O. valido e ben funzionante. Microsoft é in grossa confusione.
Peccato, perché anche la potenza di Microsoft non é da meno!…anzi, strano forte che la Apple non si crei un proprio motore di ricerca…
Motivo di più per affrettare il ritorno sul mobile. Cortana usa Bing e potrebbe dare un contributo maggiore se Wmobile tornasse a crescere. Per il resto Google come motore di ricerca è avanti, trovavo strano con Siri utilizzasse Bing. Personalmente uso Bing tutte le volte che posso, anche perché so bene che più ricerche si fanno più migliora. Ogni tanto però mi devo affidare a Google, sempre meno fortunatamente. Ma e ora che a Redmond si diano seriamente una mossa. Intanto, secondo me, non facendo morire Wmobile, mettendo nello store in vendita dispositivi anche dei produttori più piccoli (Nuans, Coship, Madosma, Funker, Trekstor, Wylefox, ecc.), se proprio non arrivano nei negozi. E poi rendendo compatibile Andromeda anche con le applicazioni in Silverlight, per non demotivare gli sviluppatori che hanno già investito in Wmobile. Se qualcuno di casa MS ascolta…..
Concordo sul fatto che le strategie di MS sarebbe auspicabile fossero in parte riviste al fine di non perdere altri tasselli importanti.
Emerge un particolare che contraddice le solite valutazioni “luttuose” di Alessio. Quest’estate Google ha aumentato da 1 a 3 miliardi di dollari il “compenso” girato ad Apple per restare motore di ricerca predefinito lato browser su iPhone e iPad…. ora si capisce perché! Nadella non ha scucito abbastanza. Il Grande Fratello Google, se lo conosci… lo eviti (per quanto si può).
Ma perché tirare in ballo il mobile in una notizia in cui non c’entra nulla? Veramente, non ne vedo proprio il senso