Forse non tutti sanno che sul sito di Microsoft c’è una sezione denominata Privacy che permette di visualizzare e gestire molti dei dati legati al proprio account Microsoft che l’azienda di Redmond raccoglie e salva sui propri server.
Esattamente come fa Google con i propri utenti, anche Microsoft conserva, tiene traccia e fornisce l’accesso a tantissime informazioni legate a ciascuno dei suoi utenti. Tali informazioni vengono poi utilizzate, in forma anonima, per diversi scopi tra cui quello di “migliorare l’esperienza d’uso” dei propri prodotti e servizi, e per fornire pubblicità mirata.
La sezione in questione è accessibile, previo login, a questo indirizzo web e nel momento in cui scriviamo permette di gestire le seguenti informazioni:
- Cronologia esplorazioni, per visualizzare e cancellare tutti i dati raccolti da Microsoft quando si utilizza Cortana e Microsoft Edge (cronologia web).
- Cronologia di ricerca, per visualizzare ed eliminare le informazioni raccolte da Microsoft in qualsiasi attività di ricerca con Bing.
- Attività relative alla posizione, per visualizzare e cancellare le informazioni sulla posizione raccolte da Microsoft quando si utilizzano determinati prodotti e servizi Microsoft.
- Attività voce, per visualizzare ed eliminare tutte le informazioni che Microsoft raccoglie e archivia quando si utilizzano i comandi vocali di Windows, Cortana e altri prodotti basati su cloud con riconoscimento vocale (registrazioni di tutti i comandi vocali impartiti).
- Utilizzo di contenuto, per visualizzare e cancellare tutti i dati che Microsoft raccoglie sulle attività multimediali dell’utente, ad esempio quando si guarda un film o si ascolta musica con Groove (elenco cronologico di tutti i video e i brani riprodotti).
- Impostazioni annuncio, per attivare\disattivare la visualizzazione di annunci pubblicitari pertinenti forniti da Microsoft che si basano sulle suddette informazioni raccolte.
Insomma, come potrete ben capire e constatare con i vostri occhi (e le vostre orecchie), molte delle azioni che compiamo sul nostro PC o smartphone con Windows OS vengono salvate sui server dall’azienda di Redmond senza che ce ne accorgiamo. Le informazioni personali che ogni giorno regaliamo a Microsoft in cambio dell’uso gratuito dei suoi prodotti e servizi servono certamente al miglioramento dell’esperienza d’uso dei nostri dispositivi ma anche e soprattutto a foraggiare una parte consistente e importante del patrimonio dell’azienda di Redmond, ovvero quello che molti definiscono il “nuovo petrolio” dei tempi moderni: la raccolta dei dati personali degli utenti.
Se tutto ciò non dovesse essere di vostro gradimento potete procedere alla cancellazione dei vostri dati e alla modifica delle impostazioni relative alla privacy nel dispositivo o nel browser in uso (sui PC e smartphone Windows 10 andate in Impostazioni, Privacy). Eventualmente, prima di farlo, potete scaricare un archivio zip contenente una copia dei dati raccolti accedendo alla sottosezione “Scarica i tuoi dati” ma sappiate che non tutte le informazioni legate al vostro account raccolte da Microsoft saranno incluse nello zip.
Per saperne di più su come Microsoft tratta e utilizza i vostri dati personali seguite questo link mentre per gestire e prendere visione delle informazioni salvate sui server di Microsoft recatevi a questo indirizzo web.
Devo dire grazie allo staff di windowsteca per avermi fatto scoprire questa sezione Privacy.
Devo dire che sono felice di usare i servizi Microsoft e li continuerò ad usare, ma riascoltando i miei audio mi é salito un brivido per la schiena… sapere che le aziende raccolgano i dati in maniera così meticolosa ha un retrogusto leggermente inquietante =)
@Jackob. …già. E finché sono quelli MS…. Perché utilizzando quelli Google la cosa diventa ancora più inquietante. Parola di Tim Berners-Lee, creatore del World Wide Web.
@Vito provate a immaginare quelli di facebook… Loro non buttano via NIENTE. siamo spiati e catalogati fino al midollo. Del resto devono vendere la pubblicità ( complici di google.. Non a caso hanno boicottato mamma M$..)
@silvio. già. Su Wphone 8, niente app e servizi Google, niente Youtube (bloccata pure l’app che MS si era fatta da sola), niente Facebook (quella che c’è se l’è fatta MS ma aveva limitazioni), Instagram rimasta in versione beta…. A differenza di Android, su Wmobile le app … non possono fare quello che vogliono. Google e Facebook non digerivano le restrizioni di sicurezza e quelle a salvaguardia della privacy. Da qui il boicottaggio. Verrebbe da dire “Lunga vita a Wmobile”, piuttosto che avere a che fare con il Grande Fratello Google e il suo compare Zuck. Ah, già… quello lo dice yepp!
Darò sicuramente un occhio.. 🙂
Nessuno regala niente per niente!
@Riccardo ..e la M$ cosa regalerebbe? Le licenze mica le regala..
@silvio. giusta osservazione, che mi porta a una riflessione. I dati li raccolgono tutti, bisogna vedere per farne cosa. Se mi trovo i file audio dei comandi vocali nei server MS, posso pensare che servano a migliorare il riconoscimento vocale di Cortana, e comunque ho sempre un opzione per far dimenticare a Cortana cosa sa di me. Ma su Android la storia è diversa. Ci sono utenti che hanno ricevuto pubblicità di prodotti e servizi di cui avevano solo … parlato al telefono! Chi ascoltava la conversazione? Il sospetto era caduto sulle app di Facebook o Instagram. Ovviamente Zuck ha smentito… In definitiva, Windows era il SO “proprietario” gestito da un monopolista, Bill Gates, che aveva il controllo della nostra vita… Dagli al monopolista, viva la libertà, viva il software open source e gratis, viva Android gratis che non si paga la licenza … per cadere dalla padella nella brace, cioè nelle mani del Grande Fratello Google che di noi sa tutto, dei suoi complici e di chissà quanti “galantuomini” che per hobby fanno i cybercriminali, per i quali Android sta diventando una miniera d’oro. Meglio il “monopolista” Bill Gates, mi fido di più. MS non è uno stinco di santo, ma forse il male minore….