Ieri, 17 aprile, Microsoft e altre 33 aziende operanti nel settore IT hanno firmato un accordo per contrastare, insieme, le minacce e gli attacchi informatici provenienti da organizzazioni criminali e dai cosiddetti “Stati canaglia”.
Con questo accordo, denominato Cybersecurity Tech Accord, le aziende firmatarie si sono impegnate a proteggere da qualsiasi attacco informatico tutti i propri utenti e a fornire loro prodotti e servizi che privilegiano la sicurezza, la privacy, l’integrità e l’affidabilità.
L’elenco delle aziende che hanno deciso di aderire a questa importante iniziativa, come potete leggere nell’immagine di aperutra, include anche Nokia, Facebook, HP e ARM. Grandi assenti sono invece i colossi tecnologici cinesi, ma anche Google, Intel e Apple. Sarà stata una loro scelta o non erano graditi? Chissà.
Di seguito i quattro principi sui cui è basata l’alleanza:
- I membri si impegnano a proteggere tutti gli utenti e i clienti ovunque si trovino – siano essi individui, organizzazioni o Governi – e indipendentemente dalle loro competenze tecniche, dalla cultura, dalla posizione geografica o dalle ragioni degli attaccanti (criminali o geopolitiche);
- Cittadini e organizzazioni innocenti verranno protetti dagli attacchi informatici indipendentemente dalla loro provenienza: le aziende si impegnano a non supportare i governi nel lancio di cyber attacchi contro innocenti;
- I firmatari intendono consentire a utenti, clienti e sviluppatori di rafforzare la propria protezione rispetto alle minacce informatiche. Questo obiettivo sarà raggiunto offrendo maggiori informazioni e migliori strumenti per comprendere le minacce attuali e future e sviluppare difese adeguate. La società civile, i Governi e le organizzazioni internazionali verranno supportati al fine di migliorare la sicurezza del mondo digitale e sviluppare sistemi di cybersecurity nelle economie avanzate ed emergenti;
- Il gruppo è disponibile a collaborare con altri enti e gruppi che condividono le stesse intenzioni per rafforzare la cybersicurezza globale.
Brad Smith, presidente di Microsoft, ha dichiarato: “La protezione del mondo digitale è nell’interesse di tutti. Le aziende che fanno parte del Cybersecurity Tech Accord promettono di tutelare e migliorare i vantaggi offerti dalla tecnologia. Ci impegniamo ad agire in modo responsabile, a proteggere utenti e clienti, consentendo loro di sviluppare difese adeguate, e a creare un ambiente digitale più sicuro”.
Per maggiori dettagli e informazioni recatevi a questo indirizzo web.
Hahahahaha Google Android apple ecc. non sono sicuri e all’avanguardia come Microsoft e il redattore invece di fate i complimenti alle aziende aderenti cosa fa?? Dice che Android google e apple non sono gradite…ho finito le parole x descriverti!
Credo tu abbia problemi di comprensione e lettura dei testi… oltre che di digitazione…
Ottimo. Se adesso la Microsoft tornasse a fare dispositivi mobili ci sentiremmo ancora più protetti.
@Luisa Lumia 640xl. …guarda l’elenco dei partecipanti: Microsoft e Nokia, (ex Lumia…) Hp (Hp Élite x3 con Wmobile), Dell (che aveva un prototipo pronto di phablet con W10mobile), Arm (processori per… dispositivi mobili). Ti dice qualcosa? A me si… anche se è ancora presto per parlarne. Torna l’asse MS Nokia, sono sempre stato convinto che se MS deciderà di ritentare, Nokia sarà della partita. Scommetto sempre un caffè …… HIV
Potrebbe anche darsi che Intel abbia declinato l’invito, Meltdown e Spectre hanno lasciato il segno senza che le contromisure adottate da Intel abbiano convinto. Non è un buon momento. Che Google e Apple non siano graditi?…. Si, credo che Alessio abbia ragione. L’iniziativa sembra partire da MS come mossa concorrenziale rispetto ai colossi assenti. Occhio che l’asse con Nokia, come sospettavo, c’è ed è solido. Mi pare l’unico costruttore di Smartphone presente nel gruppo, insieme ai partner storici come Dell e HP… Può significare qualcosa? Chissà…
Nokia attualmente non costruisce e nemmeno commercializza smartphone…
@Alessio (oissela). …nemmeno MS, ne Hp che ha smesso, ne Dell che non ha neppure iniziato. Ma guarda caso qualche anno fa per loro lo Smartphone era Wmobile. L’annuncio segue di pochi giorni la presentazione do Azure Sphere, la strategia di MS sembra puntare sulla sicurezza (un campo dove hanno un certo vantaggio competitivo) e non credo che Nokia sia interessata solo per la parte relativa alle reti o alle infrastrutture. Comunque, vedremo gli sviluppi…
@Alessio (oissela) …ah, dimenticavo. Per caso nei nuovi Nokia c’è scritto made in India? Se si, sarebbe interessante scoprire di chi è quella fabbrica….
C’è scritto Made in China… Ti fai troppi film, sbagliati…
@Alessio (oissela). …peccato che siano cineserie a marchio Nokia, se è così non vale nemmeno la pena di consigliarli. Comunque il film che ho visto io in rete è un interessante intervista del Presidente di Hmd da parte di un giornalista indiano, non parlava a nome di Nokia ma poco ci mancava…. Comunque la sostanza della notizia non cambia, gli attori sono quelli, a cosa mira l’iniziativa si vedrà.
Anche il tuo Lumia è made in China, anche l’iPhone di ultima generazione e quasi tutti gli smartphone di questo mondo… Tutte cineserie rimarchiate?? E se i nuovi Nokia fossero stati made in India li avresti definiti “indianerie” rimarchiate??
@Alessio (oissela). …no, il mio Lumia non è made in China, per quanto ne so in Cina di Lumia non ne sono stati prodotti. Se mi dici Made in Asia, ormai le fabbriche sono tutte da quelle parti. La differenza è questa: in Hmd la responsabilità della produzione è di Foxconn, che ha impianti un po’ dovunque. Inizialmente l’ex Ceo Nummella sosteneva che sarebbero state utilizzate le fabbriche in India e Vietnam, sostanzialmente ciò che restava della ex divisione mobile di Nokia e Ms. Se mi dici che sono Made in China, vuol dire che Foxconn sta utilizzando il brand un po’ come gli pare, il che mi fa venire più di un dubbio sulla qualità del prodotto perché purtroppo non tutto ciò che produce Foxconn è oro che luccica. Buoni prodotti per i committenti che pagano bene, cineserie meno che mediocri per i committenti che pagano meno… Il controllo della qualità che promette Nokia è una cosa se si produce in fabbriche che Nokia conosce come le proprie tasche, e altra cosa se Foxconn produce nei bassifondi di Nanchino… L’affidabilità del tuo Nokia “made un China” la si vedrà nel tempo….
no comment
@Vito il climbing sugli specchi va di moda…
@Marco ex Ms 650, Huawei P1… non so di cosa parli.