I nuovi Surface Laptop 3 e Surface Pro 7 sono da oggi, 22 ottobre, disponibili all’acquisto presso il Microsoft Store e i migliori negozi di computer d’Italia.
Surface Laptop 3, prodotto nelle varianti con display da 13,5″ e 15″, si propone come un laptop da utilizzare per le attività quotidiane. Microsoft sostiene che sia due volte più veloce della precedente generazione e che garantisca un’autonomia energetica di una intera giornata lavorativa. Entrambi i formati sono dotati sia della porta USB-A sia di quella USB-C e sono supportati dal nuovo processore Intel Core di decima generazione. In più, per chi desidera prestazioni grafiche senza precedenti, la versione consumer di Surface Laptop 3 da 15″ garantisce migliori prestazioni grafiche grazie al nuovo processore AMD Ryzen Surface Edition.
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Il nuovo Surface Pro 7, invece, è il dispositivo progettato per chi non vuole rinunciare al comfort e alla versatilità di un 2-in-1. Anch’esso dotato di processore Intel Core di decima generazione e di porta USB-C (oltre a quella standard USB-A), garantisce una velocità di calcolo due volte maggiore rispetto al modello precedente.
| Leggi anche: Surface Pro 7, specifiche tecniche, immagini e video ufficiali
Per il mercato consumer, Surface Laptop 3 viene proposto a partire da 1.169 Euro per il 13″ e 1.399 Euro per il 15″ nell’’elegante colorazione Black mentre Surface Pro 7 è disponibile a partire dal prezzo consigliato di 919 Euro. Se interessati all’acquisto seguite i link qui sotto.
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Al fianco delle configurazioni Consumer, la linea Surface propone Laptop 3 e Pro 7 anche nella versione commercial con funzioni studiate appositamente per le esigenze aziendali, come ad esempio l’inclusione di Windows 10 Pro, Advanced Exchange Service 10 senza costi aggiuntivi e il supporto per Windows Autopilot.
Le aziende che desiderano ampliare il proprio parco macchine e scegliere il meglio della tecnologia per incrementare la produttività, possono acquistare Surface Laptop 3 da 13,5″ e da 15″ sul Microsoft Store e presso i rivenditori autorizzati rispettivamente a partire da 1.269 Euro e 1.499 Euro, e Surface Pro 7 a partire da 1.019 Euro.
Il Surface Laptop 1a serie arrivava ugualmente a 14 ore di autonomia pur non avendo un processore di 10a generazione, ma semplicemente Windows 10 S. Peccato che MS non abbia più installato questa versione di Windows di default (tanto si poteva aggiornare in qualsiasi momento a versione superiore). In entrambi i modelli Windows 10 S avrebbe aumentato l’autonomia della batteria almeno del 30%, il che e’ tanta roba per chi non ha esigenze particolari a livello di software. Lasciare libero io consumatore di scegliere tra le due versioni era una bella idea, ma poi si rischiava di pestare i piedi a quelle ciofeche di portatili con Windows on Arm, tipo Surface Pro X, che oltre alla presunta maggiore autonomia praticamente sono dei soprammobili. I brandi di bassa lega cinesi si sono accorti che si tratta di una ciofeca di SO e stanno realizzando portatili a bassissimo costo da vendere nei mercatini rionali a pochi euro, tanto di più non valgono, altro che 1.100 € del Pro X. Bene ha fatto Dell a non seguire quel “genio” di Nadella in questa avventura (e MS detiene azioni di Dell…).
@Vito
I “brandi di bassa lega”? Si in effetti tu devi berne tanti di “brendi di bassa lega” per essere come sei. ?
Poi Win10S? Un successone… Anche Microsoft aveva capito che erano più quelli che aggiornavano a Pro che quelli a rimanere sulla versione con sole (plurale di sóla) UWP. La dismissione di questa ennesima pagliacciata era inevitabile, come anche la produzione di una CPU più efficiente e veloce dei modelli Intel Core U (con Intel rimasta ancora ad un’architettura vetusta, in attesa che Keller tenti di risollevarla ?). E per quanto riguarda l’emulazione win32 don’t worry, Bowden aveva già mostrato i recenti risultati (positivi) in un suo tweet.
A questo punto non posso che elogiare la lungimiranza di Nadella, rispetto quella del Ballmer cantastorie. Un approccio che affossa le tue (e dei tuoi pari) visioni fallimentari da ossessionato in men che non si dica. ???
Ovviamente, chi ha soldi da spendere e si troverà a davanti un Surface Pro 7 e un Surface Pro X (ammesso che quest’ultimo arrivi nei negozi…), potrà scegliere se dare ascolto o no al disinformatore alfanumerico che nel commento sopra ha sparato le sue solite balle spaziali. Se poi vi ritroverete un Surface Pro X come soprammobile, non ditemi che non vi avevo avvisato. Eventualmente vi aspetto qui a dirgliene quattro al competentissimo promotore di bidoni…
@Vito
E’ vero, questa è una balla spaziale:
https://twitter.com/zacbowden/status/1183789006997393409
Meno male ci sei tu che posti anche qualcosa che avvalori le tue chiacchiere, sennò come faremmo ad informarci correttamente? AHAHAHAHAHA
L’illuminante post dell’illuminato promotore di bidoni conferma che in emulazione il Surface Pro X è una ciofeca, ma quel che impressiona e la lentezza generale, nonostante MS abbia portato il clock a 3 ghz con un consumo di ben 7W rispetto ai 2W del processore Quallcomm da cui deriva (e ciao batteria, specie in emulazione…). Quindi Surface Pro 7 decisamente da consigliare, quando il software è robusto e il gioco si fa duro, con un processore Intel non c’è partita!
@Vito
Sei partito da: “Non è possibile perchè AMD bla bla bla” finendo a “E’ comunque una ciofeca”.
Ma vuoi vedere che Vituzzo lo struzzo in realtà rosica parecchio, come chi in generale vorrebbe veder fallire Nadella? Ahahahahaha
@Vito
Comunque vorrei aggiungere a quanto scritto fino ad ora, che Nadella fa non bene, ma benissimo a fregarsene di mele marce come te, Yepp e altri soggetti della stessa risma.
Siete i paletti dell’evoluzione, della diffusione e del miglioramento (3 caratteristiche molto correlate fra loro) della tecnologia in generale, e come tali meritate di essere affossati ad una misera percentuale di share di cui nessuno si cura.
Che la vostra definitiva sconfitta (tempo 1 anno) sia di monito ad altri temerari.
@H92 …così parlò Zarathustra. Che ne sai di quello che succederà da qui a un anno?
@Vito
Tanto prima o poi succede, questo è l’importante 😉
@H92. …succede cosa?
@Vito
Che il ricordo tuo e dei tuoi amichetti verrà sotterrato molto presto. Aggiornamenti WM10 bye bye, Store WM10 bye bye, Vituzzo lo struzzo bye bye. ahahahaha
Una visione meravigliosa, superlativa, magistrale. ahahaha
@H92 …ricordo sotterrato? E perché mai?
@Vito
Perchè faranno gli sconti all’esselunga sui prosciutti e le mortadelle, così ve li magnate con il pane LOL.
@H92. …???…
@Vito
Dai Vituzzo, che il 16 Dicembre ci divertiamo ahahaha.
@H92. …boh!
A proposito, Corel ha pubblicato nello Store PaintShop Pro, ma essendo in origine un software x64 è stato convertito in appx con il tool Centennial, ed è rimasto x64. Requisiti di sistema: processori Intel o Amd compatibili x64, ergo sul Surface Pro X non si può installare. Questa è la dimostrazione che Windows on Arm è un progetto nato male e che finirà peggio.
@Vito
Mancano ancora 2 settimane prima della messa in vendita ufficiale e già sentenzi. ?
Ce l’hai proprio con Nadella eh ?
@H92. …su WBI c’è un post interessante: “Windows 10 è un disastro? La colpa sarebbe di Nadella”. Concordo… a questo punto mi pare evidente che un reset completo nella divisione Windows ci voleva. Invece ne è venuto fuori un pasticcio con gli sviluppatori che non seguono più MS nelle sue continue giravolte, non è possibile pretendere che mettano continuamente mano alle app. Qualcosa di molto valido si era ideato, via tutto il resto e avanti su quella strada, leggerezza e sicurezza. Invece sono rimasti agganciati al software legacy e abbiamo un Windows pesante e confuso. Ha sentito cosa sta’ preparando Google sfruttando l’AI? Sarà un innovazione tale che non potranno tenere nel cassetto per fare un favore a Nadella. Sarà la fine di Windows e del suo predominio in ambito aziendale. Un calcio nel sedere a Nadella è solo questione di tempo…
@Vito
Non mi piacciono gli os che dipendono completamente dagli store, verrebbe a mancare quella libertà tipica dell’attuale Windows/Linux. Piuttosto preferisco che ammazzino solo gli eseguibili in favore di pacchetti di installazione strutturalmente sicuri, così da poter scegliere se installare software da fonti terze o dallo store.
In ogni caso gli attuali problemi di Windows si potrebbero arginare efficacemente senza smantellare tutto, basterebbe imporre delle regole più ferree e lineari sull’abbandono di componenti legacy (su Android/iOS/OSX/Linux già avviene), non essenziali all’esecuzione di software win32 a partire da una certa data di rilascio/sviluppo.
Forse è proprio questo che accadrà con Win10X, chi lo sa. Quantomeno me lo auguro, l’attuale Win10 già mi ha rotto la fava.