Il 2018 sarà ricordato dagli appassionati di tecnologia non solo per le vulnerabilità “Meltdown” e “Spectre” ma anche per il debutto di Alexa sui computer con Windows 10. Ebbene sì: da quest’anno Cortana si troverà a “convivere” con un suo simile all’interno dell’OS di Microsoft, e probabilmente ne vedremo delle belle! La notizia ci giunge dal CES di Las Vegas dove alcuni produttori di PC hanno svelato l’imminente lancio sul mercato di una serie di dispositivi che integrano l’assistente personale intelligente di Amazon.
Dopo aver prodotto altoparlanti, display e altri gadget smart con Alexa integrata, il colosso USA dell’e-commerce ha dunque deciso di portare il proprio assistente personale digitale anche sui computer con Windows OS per ampliare sensibilmente il numero dei propri utenti e, probabilmente, dare qualche fastidio e preoccupazione a Microsoft.
I primi computer portatili e desktop con l’integrazione di Alexa saranno prodotti da Lenovo, HP, Asus e Acer. Disporranno tutti di un’app dedicata attraverso cui l’utente potrà interagire con l’assistente personale di Amazon per mezzo di comandi vocali, proprio come avviene con Cortana. L’attenzione di Alexa per Windows 10 potrà essere richiamata anche premendo un tasto dedicato e l’esperienza d’uso sarà certamente superiore rispetto a quella offerta dall’assistente di Microsoft visto che Alexa può vantare oltre 25 mila skills (contro i circa 300 di Cortana).
Alexa è al momento disponibile solo in inglese e tedesco ma altre lingue, tra cui l’italiano, sono in fase di sviluppo avanzato. Attraverso i dispositivi Amazon Echo e Amazon Echo Dot, Alexa è in grado di interagire con l’utente imbastendo conversazioni ma è anche capace di riprodurre musica, creare elenchi di cose da fare, impostare allarmi, effettuare streaming di podcast e riprodurre audiolibri. Può anche fornire previsioni meteorologiche, notizie e informazioni sul traffico, e controllare altri dispositivi smart per la gestione della domotica. Molto probabilmente tutto questo sarà possibile anche sui PC con Windows 10.
Mi pare che il settore dei frullatori sia ancora scoperto.
…microsoft potrebbe farci un pensierino
Cosa sono questi skills?
Abilità capacità. Di portare a termine un compito
Il Cortana Team in Microsoft Research si dovrà dare una mossa =)
@Jacob. …non ce la fanno, sono troppo indietro. Prima MS ha tentato l’integrazione tra Cortana e Alexa per salvare il salvabile, i “partner” hanno aspettato tutto il 2017 e visto che l’integrazione non si è concretizzata hanno preso già da qualche mese contatti con Amazon per disporre di un assistente più performante sui loro pc. Ormai nel settore home la sfida vera è tra Alexa e Google Assistant, Cortana non ce l’ha fatta. Tra poco andrà in Feature 2, come i Lumia, se non si concretizza l’integrazione con Alexa. Rendiamoci conto che MS ha dimostrato di avere grandi capacità innovative e di ideazione, ma la scarsa consistenza del CEO Nadella, poco più che un contabile che guarda solo bilanci, utili e capitalizzazione, non ha consentito di imporre in nessun campo prodotti e servizi, anche se innovativi. Come per Cortana, così è per Skype, Edge, Bing, Windows IoT e la realtà virtuale. Belle cose che però non sfondano e non conquistano il grande pubblico. I Surface sono un prodotto costoso e di nicchia, unica eccezione Xbox che però a fronte di un eccellente hardware perde contro Sony nelle vendite perché non ha un catalogo giochi all’altezza della Playstation. MS purtroppo soffre…. dell’intelligenza artificiale di Nadella
@Vito Nadella sembra essere riuscito a snellire snellire l’azienda… ma come dici tu, ha una visione troppo astratta del mondo. Microsoft con Balmer ha fatto moltissimi errori ma almeno era un’azienda capace di andare a testa bassa fregandosene delle testate che prendeva… ora qui si stanno adagiando sugli allori,i loro prodotti stanno crescendo, ma come tutti sappiamo dopo i punti di massima ci sono (spesso) delle cadute rovinose… chissà quando e se arriverà questa caduta =)
@Jacob profitti*
@Jacob. …pensa che nel 2014, dovendo sostituire Ballmer, qualcuno in casa MS penso di “soffiare” a Google un brillante ingegnere con grandi capacità organizzative, tale Sundai Pichar, per nominarlo CEO, c’erano stati dei contatti. Scelsero una soluzione conservativa, il Nadella “cresciuto” in MS. Ora Pichar, dal 2015, è il CEO di Google…. forse il corso della storia sarebbe stato diverso!
@Jacob ma io non capisco come microsoft con win10 abbia concesso la possibilità di mettere a disposizione di un’altra ai i dati presenti nel proprio os. Xk in ios questa non sarà presente? Cmq l’ai probabilmente sarà la fine di tutti noi. X cui chissene, se amazon Microsoft o chi per loro.. Tutto questa sete di dati personali ci portera alla schiavitù cmq.
@dario no, la schiavitù è già arrivata da tempo
@dario. …mah, potrebbe essere uno dei motivi per cui l’integrazione tra Alexa e Cortana non si è ancora fatta. Alla fine, in questo momento, Alexa è un’app che Amazon vuole pubblicare sullo store e come tutte le app richiede una serie di autorizzazioni che l’utente può anche negare, se vuole, salvo poi ritrovarsi l’app che non funziona. Dubito però che Alexa abbia automaticamente accesso a ciò che Cortana sa di noi e che possiamo cancellare in qualsiasi momento. Forse l’integrazione che intende MS è a livello di comandi, visto che quelli riconosciuti da Alexa sono molti di più.
@Vito Cortana é molto limitata sul fronte dell’ “intelligenza” e sull’adattarsi a situazioni complesse… o le dici il comando giusto, oppure ti riporta una pagina internet. Sicuramente impara con una certa semplicità cosa ci piace e cosa no, ma non é questo che serve ad un assistente per essere un bravo assistente… serve anche un po’di cervello. Vedremo se la faranno “evolvere” =)
@Jacob. …esatto, proprio per questo l’integrazione con Alexa sarebbe una buona idea, l’unico modo di contrastare Google Assistant, a questo punto. L’unione fa la forza e conviene a entrambi. Amazon non un SO a cui appoggiarsi e MS potrebbe approfittare del successo di Alexa in diversi ambiti per riproporre, ad esempio, W 10 IoT in alternativa ai SO “open” (in primis Android) che entrano nelle case, nelle auto e un po’ dappertutto senza garantire la sicurezza necessaria. Su Windows Central c’è una interessante inchiesta uscita a novembre su cosa sta succedendo in giro. Gli hacker gradiscono molto o SO “open source”, ovviamente e sono riusciti ad hackerarli…. ci sono case dove hanno bucato il wi-fi o lo Smartphone e azionato vari dispoitivi (luci, riscaldamento, elettrodomestici, ecc. Fin qui, solo qualche spavento per un casa che sembra …. infestata dagli spiriti! Ma quel che è più grave è che sono riusciti pure ad hackerare le automobili, dall’interno e dall’esterno, riuscendo perfino e spegnere il motore in marcia…. Ti lascio immaginare cosa può significare in termini di pericolo. MS avrebbe molto più da offrire, perché in un certo senso da molti anni sono…. condannati a occuparsi di sicurezza! Con Windows ne hanno subite di bufere e hanno imparato molto. Vedremo se l’integrazione si farà e se porterà benefici…