Mentre Microsoft non parla più della funzione Continuum di Windows 10 Mobile, facendo intendere che anche quel progetto è stato dismesso, altre aziende si ingegnano per fornire ai propri utenti soluzioni per l’accesso e l’utilizzo delle funzionalità tipiche di Windows 10 attraverso i dispositivi mobili di piccole dimensioni. Dopo la Samsung Dex, una rivisitazione della Microsoft Display Dock pensata per i dispositivi Samsung Android di fascia alta, oggi scopriamo che anche Huawei ha escogitato un sistema per operare su Windows 10 attraverso i propri dispositivi mobili con Android OS.
Al CES Asia 2018 ancora in corso a Shangai, il colosso cinese degli smartphone (e non solo) ha infatti svelato “Cloud PC”, un’applicazione Android scaricabile attraverso il Huawei App Store che permette di sfruttare l’interfaccia desktop di Windows 10 sui nuovi Huawei P20 e P20 Pro, Huawei Mate 10, Huawei Mate RS e sul tablet Huawei MediaPad M5 per avviare software e applicazioni di ogni genere (compresi i Win32) e operare come si fa con un qualsiasi computer.
Come potete vedere nel video a fine articolo, realizzato dal team di notebookitalia.it, l’app Cloud PC sfrutta la “Desktop Mode” ideata da Huawei per i propri smartphone e tablet per visualizzare sul display (o su uno schermo esterno) un’interfaccia simile a quella dei sistemi in uso sui PC. In pratica, avviando l’applicazione Cloud PC dalla Desktop Mode si accede ad un server cloud di Huawei su cui è installato Windows 10 Desktop permettendo così di sfruttare tutte la sua potenza e versatilità per, ad esempio, editare un’immagine con Photoshop, creare un nuovo progetto in AutoCAD o, più semplicemente, per operare su un documento di Office, magari in collaborazione con i colleghi di lavoro.
Con Cloud PC, dunque, non verrà stabilita una connessione con il proprio computer di casa o dell’ufficio bensì ad una macchina di Huawei collegata ad internet predisposta a tale scopo. Tuttavia, grazie al protocollo “Huawei Desktop” (HDP) è possibile accedere ai file presenti nella memoria del dispositivo Android in uso per modificarli e visualizzarli attraverso un qualsiasi software per Windows.
Una soluzione simile era stata proposta da HP attraverso l’HP Workspace progettato per l’HP Elite x3, ma come abbiamo visto lo scorso settembre anche quel progetto è stato dismesso. Questo di Huawei avrà successo e sopravviverà? Guardate il video qui sotto per capire meglio quali sono le sue potenzialità e poi fateci sapere nei commenti la vostra opinione a riguardo.
Stessa soluzione adottata da HP per il suo smartphone; Effettivamente io, per lavoro, continuum lo uso solo con l’applicazione Remote Desktop;
Ma è da remoto, puoi farlo con tutti gli smartphone (anche windows mobile) con TeamView
@Daniele concordo. Io lo facevo su XP con il Nokia 6600 (Nokiovo) ed un plugin di Winamp. Solo che da bluetooth bastava allontanarsi di 4 metri che già iniziava a funzionare malissimo, se non per niente. Ma in compenso era divertente controllare la freccia del mouse con lo stick. Infatti lo usavo come telecomando per cambiare tracce su Winamp e per controllare a che punto erano i download sul mulo mentre messaggiavo (ai tempi via sms) stravaccato sul divano! ?
Non male, anche in questo caso Microsoft arriva seconda
@Mirko EX Lumia 640 LTE HP aveva una soluzione analoga indirizzata al mercato enterprise o comunque in ambito lavorativo; Il plus della soluzione Huawei risiede nella non necessità di una dock per abilitare la modalità pc
Huawei mette Windows negli Smartphone e Microsoft fa il “dispositivo mobile definitivo” con Android…. mah!
@Vito. … troppi galli nel pollaio microsoft , non diventa mai giorno ….
@Ettore. …il gallo è uno solo: Nadella. Contrario da sempre all’impegno di MS nel settore mobile. Ultima ristrutturazione: Mierson, Capo della divisione Windows & Device, si dimette e lascia MS. La Divisione viene smembrata in due pezzi: Windows (con a capo Belfiore) e Device (con a capo Panay). Dividi et impera. Ogni decisione sul “dispositivo mobile” che i due proporranno, ammesso che siano d’accordo nel proporlo, dovrà passare sul “cadavere” di Nadella. Da ora in poi decide solo lui. Non escluderei che lo “scontro” tra Mierson e Nadella sia stato proprio sul mobile e che Nadella si sia detto contrario all’agenda-Tablet a doppio schermo che secondo la roadmap “misteriosamente” trapelata doveva uscire a ottobre di quest’anno. Se Belfiore e Panay non useranno argomenti più che convincenti, non la vedremo. A parte una miriade di brevetti che trapelano “misteriosamente” dal quartier generale MS (uno addirittura sul Band 3 depositato a fine 2017…), a livello di SO non si muove nulla. W10m fermo, e Windows “desktop” ha una versione pronta…. per i Tablet. Puzza di un ennesimo stop di Nadella. Urge cambio Ceo…. Poi Huawei gioca d’anticipo, non si sa mai Nadella si ravveda….
@Vito appunto con tante teste da mettere d’accordo non si trova mai la direzione giusta, alla fine della fiera non ti avvelenare piu di tanto, perché non vale la pena ci si adatta a tutto anche alla fine dei matrimoni, per cui un giocattolo in meno uno in più non ci cambia la vita.
Ma non è l’interfaccia che fa schifo a tutti? Oppure diventa tr3ndy perché si chiama app?
@Gianmarc0. …un ibrido che non ha senso, il “normale” Windows su uno Smartphone è un gadget che fa “fico” ma è pressoché inutile, non è ottimizzato per schermi così piccoli. Più interessante il Pocket Pc di Intel, avevano fatto un buon lavoro ma hanno fatto l’errore di stoppare gli Atom per il mobile e non hanno convinto Nadella a seguirli.
@Vito Ovviamente é da utilizzare con lo smartphone collegato ad un monitor tv altrimenti avrà un utilità troppo limitata.
@Ivan. …esatto. La soluzione di HP con Élite x3, pure molto interessante, era quella di virtualizzare il software Win32 (non x64…) che si comunque si adattava allo schermo del phablet. Qui il vantaggio teorica sarebbe che virtualizzando il SO agisci si app e software di qualsiasi tipo senza limiti legati all”hardware, ma utilizzabile praticamente solo con monitor. Il Pocket Pc di Intel invece era la soluzione ottimale, l”adattamento era lato hardware, quindi app e software x86/64 potevano girare in maniera nativa in locale e quindi senza necessità di connessione alla rete dati. Piena compatibilità garantita in quel caso dal processore Intel. A me sembra che Huawei cerchi di anticipare a modo suo qualcosa che …. sta uscendo e che magari dalle loro analisi prevedono verrà gradito dal mercato. Interessante vedere come si muoveranno i principali competitor in proposito. Samsung e Xiaomi hanno da tempo accordi con MS, tali da farli quasi annoverare tra i “partners”. Se il “coso misterioso” a cui lavora MS si concretizza e diventa una nuova categoria (il 3 in 1) questi potrebbero aderire accodandosi ai “partners storici” (HP, Dell. Asus, Acer, ecc.). Metti che anche HMD/Nokia sia della partita (ipotesi da non scartare…) e diventa un fronte che in ambito business/aziendale “spacca”. Non è un caso che Google stia meditando di portare anche Windows sui Pixelbook….
Un metodo così macchinoso che non capisco cosa abbia di innovativo.
Non funziona senza connessione, capirai che utile…
@sea eagle 950XL. …Windows “nativo” come SO nel device è un’altra storia. Se MS avesse già concluso “Project Andromeda” magari Huawei si sarebbe convinta a diversificare la produzione con dispositivi Windows, piuttosto che ricorrere a palliativi come questo. Ma purtroppo Nadella ha la testa tra le cloud-nuvole…