Surface Pro X è una delle novità più interessanti svelate all’evento Surface dello scorso 2 ottobre. Microsoft dichiara che è stato “progettato per lasciare il segno” e in effetti alcune delle sue caratteristiche tecniche gli danno ragione a partire dal processore che farà muovere Windows 10, il Microsoft SQ1 basato su architettura ARM prodotto da Qualcomm in esclusiva per l’azienda di Redmond.
Tra le altre caratteristiche di rilievo di Surface Pro X c’è anche il bellissimo display PixelSense da 13″ con cornici sottili (edge-to-edge) e rapporto di forma 3:2, la connettività 4G LTE Advanced Pro, fino a 16 GB di RAM e il supporto alla ricarica rapida che permetterà di caricare l’80% della batteria in meno di un’ora (con il caricabatteria da 60W fornito in dotazione). Segnaliamo inoltre la possibilità di rimuovere l’SSD ma “solo da parte di tecnici specializzati secondo le istruzioni fornite da Microsoft” pena la decadenza della garanzia.
Il dispositivo mobile perfetto per lavorare e connetterti anche lontano dall’ufficio, esplorare il Web, disegnare sullo schermo o seguire Netflix in streaming.
Tutte le componenti hardware di Surface Pro X sono racchiuse in un sottile ed elegante telaio nero satinato di alluminio anodizzato che, assieme al sistema integrato di raffreddamento termico in carbonio composito, contribuirà a mantenere bassa la temperatura del dispositivo anche quando il processore viene messo sotto stress. Ovviamente non manca l’attacco alla tastiera-cover in Alcantara che per l’occasione è stata riprogettata per offrire un trackpad più ampio e un alloggiamento per conservare e ricaricare la nuova Surface Slim Pen.
Di seguito le specifiche tecniche complete:
- Sistema operativo: Windows 10 Home (con versione di prova di Microsoft Office 365 valida 30 giorni)
- Display: PixelSense da 12,3 pollici con risoluzione da 2880 x 1920 px (267 PPI), aspect ratio 3:2, 450 nits, input multitocco a 10 punti
- Peso: 774 grammi
- Dimensioni: 287 mm x 208 mm x 7.3 mm
- Processore: Microsoft SQ1 by Qualcomm (3 Ghz)
- Scheda grafica: Adreno 685 GPU
- RAM: 8/16 GB LPDDR4x (3733 Mbps)
- Memoria di massa: SSD da 128, 256 o 512 GB (rimovibile, ma solo da tecnici specializzati secondo le istruzioni fornite da Microsoft)
- Slot per Micro SD: no
- Fotocamera posteriore: da 10 MP con messa a fuoco automatica con HD 1080p e 4K Video
- Fotocamera frontale: da 5 MP con video Full-HD da 1080p
- Audio: altoparlanti stereo da 2 W con Dolby Audio Premium, 2 microfoni da studio far-field
- Connettività: Wi-Fi 5 compatibile con 802.11 ac, Bluetooth 5.0, Qualcomm Snapdragon X24 LTE Modem (fino a Gigabit LTE Advanced Pro con supporto per nanoSIM e eSIM), GPS assistito e supporto per GLONASS, 2 porte USB Type-C, porta per tastiera-cover, SurfaceConnect, 1 slot per nano SIM
- Batteria: fino a 13 ore di autonomia per la riproduzione di video locali (ricarica rapida: 80% in circa 1 ora)
- Altro: kickstand pieghevole fino a 165°, Chip TPM per una sicurezza di livello aziendale, Protezione di livello enterprise con accesso con riconoscimento del volto Windows Hello, altoparlanti stereo con Dolby Audio Premium, sensore di luminosità, accelerometro, giroscopio, magnetometro
- Disponibilità: dal 19 novembre 2019 (in Italia)
- Prezzo al lancio: a partire da 1.169 Euro
Per maggiori informazioni visitate questa pagina dedicata del sito di Microsoft e riproducete il video qui sotto.
Surface Pro X lascerà il segno… nei bilanci di MS e di Qualcomm. Così come Windows on Arm ha già lasciato il segno nei conti dei produttori che vi hanno aderito seguendo quel genio di Nadella… investimenti a perdere!
@Vito
Peccato per te che il SoC di Surface X sia stato sviluppato su base arm, in collaborazione con Qualcomm. AHAHAHAHAHA
P.S = Vituzzo lo struzzo. ???
Costerà oltre i mille euro (1.000 – 1.200) e a novembre sarà in commercio. In Italia se ne venderà uno solo, lo comprerà un rincoglionito che scrive anche qui, e a ogni commento aggiunge una risata…
@Vito
Ma proprio no guarda stru(n)zzo, faccio volentieri a meno di un qualsivoglia Surface. È dal Pro 3 che ho chiuso.
Apprezzo il pensiero però, me ne ricorderò quando dovremo fare il conteggio di quanti Neo sono stati venduti. ???
@Vito Non preoccuparti. È un ossessivo compulsivo che si bea della sua saccente “esperienza”. Ma comunque è meglio che si sfoghi qui che in qualche scuola o campus universitario come negli USA.
Dai metaschiappa, non peggiorare anche tu la tua situazione, che già bastano e avanzano i tuoi commenti da rosicone frustrato verso Android. AHAHAHAHA
@metacorporeo
Pensa alla frustrazione ed il rosicamento che perdi tempo a provare per un SO, piuttosto che cercare dinfare lo psicologo col primo che ti critica. ??
Un Surface che non ha senso… Perché chi vuole acquistare un dispositivo del genere dovrebbe questo e non un Surface Pro 7? Qui dallo store di MS ci può installare ben poche app native Arm64, molto peggio dei Windows Phone, molte Uwp non funzionano se lo sviluppatore non le modifica (erano scritte per W10m a 32 bit), il software legacy gira in emulazione ma solo quello a 32 bit, col piffero che Amd concede a MS/Quallcomm la licenza per un emulatore x64. Tra l’altro in emulazione l’efficienza va a farsi benedire, hanno dovuto progettare un “mostro” di soc per far avvicinare le prestazioni di questo “coso” a quelle di un Intel i5, col risultato di azzerare l’unico punto di forza di tali prodotti, la durata della batteria (passata da 19 a 13 ore). Processore “Microsoft”? Buona questa… In Quallcomm hanno capito che il progetto è un aborto, stavano perdendo quattrini e non volevano più investirci un dollaro… Ma sapendo che il “pollo” Nadella ci tiene a fare figuracce gli hanno proposto di produrli per MS per x dollari a pezzo. Nadella intanto paga, poi se gli restano sul groppone sono cazzi suoi…
sai che non ho capito il vero cazzo di niente di quello che hai scritto???
Aggiungo… su questo “coso” non girano nemmeno le app scritte in Silverlight (Windows RT/Phone) e…. dulcis in fundo, la ciliegina sulla torta. Google, dopo aver preparato l’app di Chrome per WoArm, nativa arm64, subito dopo la presentazione di questo “coso” ha fatto sapere in via “ufficiosa” che non intende pubblicarla, quindi su WoA non porterà nessun servizio Google, stesso problema dei Windows Phone. Ormai in Alphabet trattano Nadella come uno zerbino…
@Vito
E chi lo sa perché Nadella ha voluto tentare questa strada, forse avrà qualche soluzione fra le tante che hai ipotizzato, con cui riuscirà a creare una fascia di mercato per questo dispositivo. Forse proprio quella dell’emulazione win32 che tanto neghi sia possibile.
@H92. …inizialmente c’era l’interesse di Quallcomm a espandere il business nella fascia di mercato dominata da Intel e Amd, quella dei pc fissi e portatili, quindi è probabile che siano stati loro a prendere l’iniziativa. Due fattori secondo me hanno spinto Nadella ad aderire, la lunga autonomia che potevano garantire i processori Arm, meno energivori degli Intel e le vulnerabilità dei professori Cisc, con i casi Spectre e Meltdown, che sono costati a MS un po’ di quattrini per cercare di tamponarle via software, visto che Intel e Amd non riuscivano a trovare soluzioni definitive con nuovi firmware. Gli Arm sotto questo aspetto davano più garanzie. Senonché Intel ha parzialmente recuperato i due gap con i nuovi processori a 10 nm, meno vulnerabili e meno energivori, avendo dalla sua un parco app e software compatibile con i suoi soc molto vasto, al contrario di Windows on Arm, che può eseguire solo app native Arm64 (troppo poche) e software Win32 in emulazione, niente software x64 che ormai è la maggior parte del software legacy, ne le Uwp così come sono.
@H92 …l’emulazione del software Win32 in WoA è gia fattibile. L’emulatore standard è stato scritto da Intel, che aveva minacciato MS di azioni legali se lo avesse utilizzato su WoA. E’ probabile però che MS ne abbia utilizzato uno suo, più vecchio, predisposto quando dopo l’uscita di Windows NT qualche marchio aveva commercializzato pc con processori Risc e una versione ad hoc di Windows. Il problema è il software x64. Qui Intel non c’entra perché il set di istruzioni x64 utilizzato da sviluppatori e software house non è quello di Intel, ormai abbandonato, ma quello di Amd. MS dice che l’emulazione è possibile, ma Amd risponderebbe picche e passerebbe alle azioni legali, questa volta sul serio…
@Vito
Non ci vedo Nadella come il tipo che mette in commercio qualcosa, sapendo già a priori di fallire. Come Android sul Duo, avrà avuto qualche buona ragione che si vedrà in un secondo momento.