L’immagine di apertura di questo articolo è figlia di uno dei tanti insegnamenti che mi ha dato Facebook, ma sarebbe potuta arrivare da un qualsiasi altro social network. È uno di quegli aforismi figli di nessuno, che cominciano a fare il giro dei social, che, talvolta, vengono attribuiti a Morrison o Bukowski, e che strappano così tanti “mi piace” o “retweet” che la nostra carbonara, appositamente messa in posa e fatta sorridere per “instagrammarla”, nemmeno si sogna.
Questa, nello specifico, è una di quelle immagini che più mi è rimasta impressa, forse perché l’ho visualizzata proprio da cellulare, e la cosa, all’epoca, mi impietrì.
La frase cita testualmente: “la vita è ciò che accade mentre stai guardando il tuo smartphone” e centra in pieno il fulcro di questo articolo, lanciando così tanti spunti di riflessione che è impossibile che passi inosservata.
Resta difficile non cadere nel banale trattando un tema del genere, se si pensa a quanti canali di YouTube siano già pieni di ragazzi che parlano di quanto i social network siano controproducenti nel quotidiano. Poi si mette un attimo a fuoco, e ci si rende conto che questi ragazzi stanno facendo la loro fortuna proprio grazie a loro, come il salumiere che confessa a tutti di avere una mortadella scadente, e continua a venderla come suo miglior prodotto. E allora ci si fa un sorrisino, uno di quelli che partono da un lato solo, arricciando una guancia, e si torna a chinare il capo sul display del proprio smartphone, per guardare un altro video, e un altro ancora. Perché hanno ragione. Perché abbiamo ragione tutti.
L’altro giorno mi sono imbattuto in un video, con la testa china sul mio smartphone, mentre la vita mi passava davanti e io nemmeno la vedevo, e la visione di questo video ha dettato, e sta continuando a dettare, questo articolo. Senza false morali, senza sparare a zero, senza voler raccogliere applausi o “mi piace”, senza pretesa alcuna. Quante volte avete sentito la frase “viviamo nell’epoca della comunicazione”? E “questi sono gli anni dei social network”? Il mio aforisma personale era di diverso contenuto, ma della stessa natura: “se non è successo su Facebook, in realtà non è mai successo”.
La verità è che viviamo nell’era degli smartphone, che sono il sunto di tutto quanto detto fino ad adesso, che racchiudono tutto quanto, tutto, dietro al display.
Per strada non camminano persone, ma smartphone. Alle fermate dei bus e dei treni, nelle città d’arte, nelle gite scolastiche o nei ristoranti, in macchina, nei centri commerciali, nei pub dietro pinte di birre, le persone sono morte. Noi tutti. Morti. Vivono gli smartphone. Sorridenti, e gioiosi anche se hanno le batterie sempre scariche. Loro sorridono perché sanno di uscirne vittoriosi, perché sanno che siamo tutti morti.
La rivoluzione della comunicazione ha reso noi tutti dei pessimi comunicatori. Da quand’è che non scrivo con una biro? Da quand’è che non citofono ad un amico per chiedere se è in casa? Da quand’è che non sviluppo una fotografia? Da quand’è che non compro un giornale?
Il video che vi proponiamo di seguito, pubblicato sul canale YouTube charstarleneTV circa un anno fa, è la rappresentazione di alcune delle situazioni sopra descritte in cui, di sicuro, vi sarete imbattuti. Guardatelo, e quando poi avrete smesso di sorridere da un lato solo, con una guancia arricciata, magari potrete anche dare spazio ai pensieri, magari qui nei commenti, perché viviamo nell’era della comunicazione.
Vecchio sto video, credo che era già stato pubblicato anche qui
Su Windowsteca non è mai stato proposto, ti confondi con un altro video\articolo…
Davvero un argomento sconfinato questo… È difficile parlarne a tutto tondo crscode.. 🙂
Ma bel lavoro comunque 😉
Bellissimo articolo…
Il problema non sono gli Smartphone, siamo noi! Io quando esco, o da sola o in compagnia, il telefono non lo tocco mai, così i miei amici. Noi passiamo il nostro tempo a parlare e divertirci. E cmq siamo tutti sulla soglia dei 25 – 30 anni. Siamo noi il problema, non il progresso!
Quoto in pieno. L’importante, come per tutte le cose, è farne un uso consapevole.
Ok tu hai un talento. Il talento ha te. Siete fatti l’uno per l’altro. Non lascarla mai. Complimenti per l’articolo e il tuo stile
Intendo CrsCode
Io mi sono cancellato da twitter ed instagram un paio di mesi fa, da facebook una settimana fa. Devo dire che si vive benissimo senza: si é più concentrati sulla vita e su cosa ti sta intorno. Diminuire o limitare l’uso non serve a nulla, si deve solo decidere di smettere di usarli (un po’ come fumare)
Ti stimo fratello !!! 🙂
Mi piace! Li ho fatto pure io!
Complimenti, per lo scritto. Prima si viveva senza, perché non c’era, ora c’è, perché non usufruire dei grandi vantaggi che può dare, poi come tutte le cose, dipende sempre dalla persona, usarlo in modo che non diventi “ossessione”.
Discorso lungo da affrontare…io credo sempre che la colpa sia dell’uso che si fa dei social e della tecnologia in generale!!!io uso facebook e basta…e mi sono accorto di quanto piattume c’è in giro.la libertà di scrivere quello che si vuole..senza il minimo rispetto degli altri!tutti poeti e dittatori e perbenisti…moralisti…
E’ un peccato vedere che le innovazioni tecnologiche abbiano preso il sopravvento sulla loro effettiva utilità, divenendo, di fatto, “utili” soprattutto a renderci più soli ed insicuri di quanto non lo fossimo già prima. Ma tant’è, credo che non ci sia molto da fare per rimettere le cose a posto. D’altronde, le vie più facili fanno gola a tutti, sottoscritto compreso. Anche se, a dirla tutta, io asociale ero vent’anni fa, asociale sono tutt’oggi. Ho sempre avuto paura del mondo inteso come massa di gente con idee, sogni, speranze, aberrazioni, incubi, eccetera eccetera. Preferisco sempre osservare da punti di vista differenti. Non per fare l’alternativo, né il classista, lo snob. Più semplicemente, per capirci qualcosa. Risultato? Nun c’ho capito ‘na mazza!
Buona Vita
😉
Solo io noto che i suoi articoli hanno virgole a caso e frasi senza senso?! Ormai parla per incisi…mah… Mi sa che i social hanno infettato sia gli scrittori che i lettori!
A me non pare proprio, pare invece che su questo blog scrivano tutti bene e in italiano corrente e soprattutto corretto!
Sei te che non sai leggere, lui scrive benissimo
Di Oissela questo si può anche dire: Frasi semplici e periodi finiti. Csrcode mette troppe virgole, le sue frasi son troppo pesanti! Poi alcune sono assurde (“immagine figlio del social” che contiene “aforisma figlio di nessuno”..). Il secondo periodo presenta 4 “che”…vuoi che continui?! L articolo va scritto nel suo insieme!
Credo che sarebbe molto più opportuno che i commenti siano relativi ai contenuti, più che alla forma.
Possiamo parlarne in privato, se vuoi, ma, di certo, non qui.
Visto quante virgole che ti ho scritto? 🙂
La mia critica infatti era partita dal contenuto: i social ci hanno talmente tanto allontanato dalla realtà a tal punto da scrivere come si parla e non viceversa. Non riusciamo nemmeno a giudicare un articolo se buono, mediocre o cattivo. E se l’articolo stesso (tra l’altro pubblicato in un blog) affronta questa tematica, allora è tutta una presa in giro e questo articolo è il coronamento della vittoria dei social sull’uomo!
Chiaramente non penso niente di tutto questo…
Concordo con CrsCode e vi ricordo che il fuori tema su Windowsteca non è consentito. Limitatevi a commentare il contenuto dell’articolo e se volete confrontarvi su altri argomenti utilizzate il forum:
https://www.nokioteca.net/home/forum/index.php/forum/391-windows-phone/
Grazie per la collaborazione.
Forse sei tu che non sai a che cosa servono le virgole e quando usarle!
[Inviato da Nokioteca 2.0]
Questo non è italiano “È uno di quegli aforismi figli di nessuno, che cominciano a fare il giro dei social, che, talvolta, vengono attribuiti a Morrison o Bukowski, e che strappano così tanti “mi piace” o “retweet” che la nostra carbonara, appositamente messa in posa e fatta sorridere per “instagrammarla”, nemmeno si sogna”. Articolo interessante però
Provo a parafrasare:
Un aforisma figlio di nessuno, uno tra una moltitudine (attribuito magari a Morrison o Bukowski) che invade i social strappando innumerevoli “mi piace” e “retweet”. Talmente tanti che la nostra carbonara, appositamente fatta sorridere, in posa per “instangrammarla”, si può sognare.
[Inviato da Windowsteca app]
Complimenti per l’articolo, questo sra anche a dimostrare che windowsteca é aperto a tutti i tipi di articoli che hanno senso di esserci, il video l’avevo già visto qualche tempo fa e devo dire che fa sempre un certo effetto rivederlo perché molto spesso non ci si rende neanche conto di ciò che ci perdiamo la vita e di come ci prenda il web. Meno male che c’è qualcuno che ogni tanto ci riporta alla realtà..
Molto particolare il video. apprezzo molto lo stile della luce sempre più fioca fino al buio ma allo stesso tempo obbliga a vederlo con una certa ottica. Bravo come al solito crscode (così oissela diventa invidioso). Io ho una teoria sul perché si fa sempre più uso dello smartphone. Si ha sempre meno tempo libero e meno svaghi. Quindi il telefonino
Divertente il video ahahah
Mah..come tutte le cose dipende l’uso che se ne fa.
Cavolo é vero non puoi non avere più ragione di così… Io lo dico personalmente, non sono una di quelle persone che sta sempre su Facebook o a farsi le selfie però mi pento comunque di quelle volte che usavo il cellulare mentre la gente mi parlava, un giorno mi piacerebbe vivere quando mia madre era una ragazzina molto probabilmente mi stupirei di quanto il mondo fosse reale e non degli stupidi pixel colorati all’interno di uno schermo…
Sinceramente non compro un giornale da anni e non stampo una foto da un paio,ma ciò nonostante mi sono tenuto la mia vita senza esagerare nell’uso della tecnologia e nei momenti cosiddetti”morti” lo strapazzo un pochino. Importantissimo ricordarsi che non può sostituire la ns vita ma soltanto migliorarla!
Giusto, il problema non è lo smartphone, ma gli imbecillli (quasi tutti) che lo usano nel peggiore dei modi. La mia vita è, grazie alla tecnologia, amplificata e semplificata (e reale come sempre). Sarà perché ho sempre preferito apprendere profondamente i nuovi strumenti tecnici invece che fare lo zombie su Facebook. Anch’io non stampo foto da anni, perché faccio di meglio coi miei ricordi: splendidi slideshow che il 90% dei fotografi si sogna e che sono desiderati e bramati dalle persone che ho attorno. Riguardo ai giornali, che smettano di uccidere alberi per stampare i d i o z i e. Di quelle ne troviamo a sufficienza sul web.
[Inviato da Windowsteca app]
Dare la colpa di tutto ciò alla tecnologia e sbagliato…perché la tecnologia in generale ci ha aiutato e ci aiuterà in futuro …e bello specifico i social non si può dire che non siano stati d’aiuto…voglio dire..io ho dopo secoli ho avuto la possibilità di mettermi in contatto con amici del periodo in cui ero militare..e non nego che mi ha fatto felice!!e la gente che ha preso il sopravvento sui social!!e tutto un circolo vizioso fatto di like e condivisioni!!
Oddio hai maledettamente ragione crscode
Usavo tantissimo i mezzi pubblici quando andavo a scuola, ora quasi mai ma, quando mi capita noto subito la differenza: allora c’era gente che parlava, leggeva un libro o un giornale, o guardava il panorama fuori dal finestrino. Oggi 9 persone su 10 hanno in mano lo smartphone o il tablet (io sono tra i 9), anche se non sono da soli…
Ma a quelli del video il telefono non si scarica mai e hanno sempre campo? No perché per me sarebbe impossibile fare come loro… telefono e infrastrutture non me lo permettono…
[Inviato da Windowsteca app]
Video spettacolare!
Bell’articolo!! Bravo crscode 😉
Se una cosa accade, non è detto che è successa, perché se è successa, non c’eri. Lo smartphone sincronizza i tempi.
Questo video, è la realtà di oggi…
La realtà spesso non si vede perché ne facciamo parte. E questo video ce la mostra.
Forse non è la realtà di molti, ma penso della grandissima maggioranza e probabilmente (sperando di no) ci sono anche io dentro, ma se non me lo fa notare qualcuno (cosa che non è ancora successa) io non me ne sarei mai accorto perchè diventa una cosa meccanica, un abitudine.
Vita odierna, problematiche odierne. Sono, quindi Social.
Felicemente mai entrato in Facebook o Twitter. Mi basta vedere l’effetto che hanno sulla gente per tenermi alla larga.
Usati con moderazione i social non sono pessimi,sicuramente visti da fuori e impressionante come ormai i Device facciano parte della nostra vita!!
La cosa più impressionante è vedere la gente che prima di mangiarla fotografa la pizza.
Io vi do ragione su tutto, però non potete dirmi che mi scorre la vita davanti mentre uso il cellulare al bagno :’D
[Inviato da Windowsteca app]
Quando lo usi al bagno probabilmente ti scorrono davanti le donne nude. 😀
Il video fa riflettere parecchio.
Facebook:dove anche gli sfigati diventano grandi.
[Inviato da Windowsteca app]
Avete notato che tutti usano iFogne?